“Le energie creative del tuo ciclo non servono solo per creare bambini, ma anche per creare idee. L’energia della tua sessualità risveglia il seme dell’ispirazione.” Miranda Gray
Il Ciclo Mestruale
La donna, nella fase fertile della sua vita, è inserita a tutto tondo in una ciclicità che coinvolge la sua mente, le sue emozioni e il suo corpo. Gli ormoni prodotti dal corpo cambiano, le energie fisiche e psichiche si modificano.
“Fare pace” con il ciclo mestruale significa scoprire l’opportunità che si cela in questo momento tanto delicato quanto tormentato nella vita di una donna. Quando la fase del ciclo mestruale viene amorevolmente accolta è possibile contattare i doni di curandera, sciamana e donna medicina che risiedono naturalmente dentro ogni donna, è possibile risvegliare l’enorme potere intuitivo e la saggezza custoditi nel grembo. La donna quando è nel momento della “sua luna” è immersa in un universo di emozioni e sensazioni. Durante il mestruo non è possibile avere le stesse energie sia fisiche che mentali che si hanno nel periodo pre-ovulatorio o durante
’ovulazione. Nella società contemporanea, tuttavia, questo sembra non essere concesso: sia nella pratica degli sport, che nella vita lavorativa, che nella vita familiare. Questo è uno dei grandi dolori che accompagna la donna nel suo “periodo fertile”: non può concedersi di fermarsi, di non essere sempre di “buon” umore, di ascoltarsi, di dedicarsi alla sua parte interiore, intuitiva, creativa, percettiva, magica. Questa è la causa di innumerevoli problemi fisici e psicologici che costellano la sua vita. Oggi molte donne soffrono di problemi e patologie che colpiscono l’utero, le ovaie, il seno, la vescica. È importantissimo accogliere i sintomi del nostro corpo per ascoltare il messaggio che ci stanno portando. La psicosomatica come i moderni studi scientifici è ormai concorde sul fatto che molti dei sintomi che si manifestano nel nostro corpo sono un messaggio molto importante, ci dicono che qualcosa nel nostro “sistema perfetto” si è bloccato, molto spesso a causa di un dialogo interiore tossico fatto di giudizi, costellato da rabbia inespressa e paura. I condizionamenti ricevuti nel nostro ambiente sociale ed educativo hanno una forte responsabilità in questo processo. Ci sono stati trasmessi dei modelli femminili molto rigidi e restrittivi, dei modi di “essere donna” molto limitanti o “contro natura”.
Ci sono molti archetipi che agiscono su di noi. Gli archetipi sono modelli di comportamento istintuali contenuti nell’inconscio collettivo, e soltanto pochi di essi sono socialmente accettati. Questo porta ad un grande “frammentazione” interiore, all’impossibilità, per ogni donna, di esprimere ogni parte di sé stessa. Anche il ciclo mestruale da molto tempo è diventato un grande tabù. La donna mestruata, una volta venerata e rispettata è poi diventata oggetto di esclusione. Il sangue mestruale nell’antichità era ritenuto, come il corpo della donna, “sacro”, generatore e rigeneratore di vita. Un sangue “naturale”, benedetto, perché era l’unico che non sgorgava da una ferita o che non era dovuto ad una patologia. Il momento del menarca veniva celebrato con una grande festa: il sangue annunciava un passaggio importante nella donna, l’ingresso nella fase fertile, procreativa, adulta della sua vita. Al sangue mestruale erano riservati speciali rituali e divinazioni, e le donne in questi giorni erano venerate e protette in quanto la loro capacità di entrare in contatto con le energie del profondo e la loro sensibilità le rendeva capaci di visioni e profezie.
È dalla ciclicità femminile, grazie alle mestruazioni, che presero avvio le prime civiltà. Si osservò che le fasi del ciclo mestruale erano correlate alla ciclicità delle fasi lunari. Così si prese coscienza dello scorrere del tempo e furono creati i primi calendari, fatti a forma di bastone con 13 tacche: un anno era formato dai tredici cicli lunari. La luna scandiva le nascite e i parti, le semine e i raccolti, la crescita delle piante e la vita degli animali. L’essere umano, e in particolare la donna, erano profondamente connessi con la Natura.
In seguito, purtroppo, al sangue mestruale furono dati tutt’altri attributi: sporco e malefico. Il ciclo mestruale era associato alla vergogna e alla degradazione trasmesse dal contatto con la natura femminile, oscura e incontrollabile, e pertanto le donne mestruate erano considerate impure: non potevano essere toccate e addirittura il loro sguardo poteva essere portatore di povertà e distruzione. Ciò che inizialmente connetteva la donna alla Vita diventò la sua più grande condanna. Purtroppo, nell’inconscio collettivo, è rimasta l’eredità di queste credenze limitanti e ancora oggi, per molte donne, il sangue mestruale è percepito come qualcosa di sporco, di impuro e questo genera inevitabilmente una serie di problematiche legate al ciclo mestruale.
Tantissime donne soffrono di sindrome premestruale e altre di problemi e dolori riguardanti il ciclo: amenorrea, dismenorrea. Il momento del mestruo ha assunto e ha tutt’ora connotati e attributi molto negativi che non permettono di vivere questa magica fase del mese nel modo più naturale e accogliente. Ogni donna ha un “suo” ciclo, e ogni elemento del ciclo porta messaggi, che l’inconscio cerca di portare alla luce. È fondamentale conoscersi, accogliersi nelle proprie caratteristiche e smettere di sentirsi “sbagliate”, “sporche”, “inadeguate”. Questo richiede un profondo percorso di conoscenza, ricerca interiore e accettazione.
I percorsi interiori proposti, rivolti al mondo femminile, sono importanti per accogliersi, conoscersi ed essere sempre centrate nel proprio Sé superiore. È fondamentale per ascoltarsi e comprendere cosa si vuole, come portare il proprio essere donna nel mondo e decidere come utilizzare le proprie energie creative.
L’energia creativa femminile può essere incanalata nel dare alla luce nuova vita ma non è indispensabile. È arrivato il momento di rompere la falsa credenza che la donna può essere solo madre, e se non è madre non è utile nella società. Sembra assurdo a dirlo ma questo è quello che ancora influenza il nostro inconscio. L’energia creativa può essere utilizzata per portare alla luce idee, progetti, e per nutrire non solo i propri figli, ma anche gli altri esseri della terra: umani, animali, vegetali. Una donna può avere molti figli naturali e non, può decidere di prendersi cura e di donarsi in modi molto diversi. Tuttavia una donna che desidera diventare mamma ha bisogno di conoscersi e di conoscere il proprio ciclo, le energie che si muovono dentro di sé, gli archetipi dominanti che incarna e quelli che invece fatica ad accettare. Questo è importante per la stima e l’amore di sé, che saranno di esempio per le generazioni future