“Con la pratica della meditazione scoprirete che avete un paradiso portatile nel vostro
cuore” Paramhansa Yogananda
Meditazione e Mandala
La meditazione è uno stato di profonda pace che si raggiunge quando la mente si acquieta pur rimanendo completamente vigile. Quando siamo in uno stato di meditazione siamo totalmente presenti al corpo, al respiro; il nostro sistema percettivo si attiva, siamo presenti nell’adesso, in quello che è chiamato “qui e ora”. La meditazione ci aiuta ad entrare in uno stato di ascolto profondo, di ascolto interiore. Attraverso la meditazione possiamo entrare in contatto, accogliere ed elaborare le nostre paure, i pensieri che affollano la mente spesso “tormentandola”, percepire le nostre emozioni. La meditazione ci aiuta ad uscire dalle “trappole della mente”, dallo stato di congelamento in cui ci gettano le nostre paure, dallo stato di emotività eccessiva che invalida il nostro agire e muoverci nel mondo. Recenti studi hanno comprovato il potere della meditazione e gli immensi benefici che porta sul piano fisico e mentale.
Quali sono i benefici della meditazione?
La meditazione può essere di aiuto in ogni momento della nostra vita, in ogni ambito.
- Aiuta a “rallentare” il ritmo, a fermarci dalla frenesia sia fisica che mentale in cui ci troviamo nella realtà di tutti i giorni.
- Riduce lo stress, l’ansia, le paure portandoci in uno stato di presenza e di fiducia, al centro del nostro essere, a contatto con la nostra anima e con la sorgente della vita.
- Aiuta ad affrontare in modo armonico ed efficiente gli eventi destabilizzanti della vita.
- Ha benefici sul corpo fisico agendo sul sistema immunitario e ormonale, sulla ghiandola pineale, sul sistema nervoso e in generale su tutti gli apparati stimolando il sistema nervoso parasimpatico.
- Ha benefici sulla mente, crea una “pulizia profonda” dai pensieri tossici e disturbanti, aiuta a contenere e veicolare le emozioni, ci dona fiducia e coraggio.
- Rende il corpo più forte e alimenta il naturale stato di salute e benessere.
Come meditare?
Oggi siamo a conoscenza di tantissimi strumenti che ci aiutano ad entrare in uno stato di meditazione. Si può utilizzare lo yoga, le tecniche di respiro, le meditazioni guidate, la danza, la pittura. Ci sono forme più statiche di meditazione e forme più dinamiche. Per noi, figli della “frenesia occidentale”, entrare in uno stato di meditazione “statico” è più difficile, richiede molta esperienza. È più facile accedere alla dimensione di pace e quiete attraverso attività che coinvolgono il nostro corpo fisico e che aiutano la nostra mente a “spostarsi” su altri pensieri.
Quali tecniche utilizzo?
Ho avuto modo di praticare molte tecniche di meditazione nella mia vita, ne ho sperimentato direttamente i benefici e di alcune mi sono davvero “innamorata”. Le tecniche che sento più affini al mio modo d’essere sono quelle che propongo nelle sedute individuali e nei percorsi di gruppo. Nelle sedute individuali chiedo spesso di portare attenzione al respiro: un corpo rilassato e ben ossigenato è la prima base di partenza. Passo poi alle visualizzazioni guidate con i colori e i simboli per agevolare lo stato di rilassamento e per aiutare il riequilibrio energetico attraverso il potere delle immagini e dei colori. Queste tecniche vengono poi abbinate ai trattamenti olistici. Nei percorsi di gruppo utilizzo sempre tecniche di respiro, corporee, visualizzazioni guidate e meditazioni mandala. L’obiettivo non è soltanto quello di entrare in uno stato di rilassamento profondo. La meditazione è spesso funzionale per prepararsi a elaborare in modo creativo il tema che verrà proposto durante l’incontro. I temi proposti variano ogni volta a seconda del percorso:
emozioni, virtù, qualità dell’anima, indagini profonde.
Meditazione Creativa
La meditazione creativa è una meditazione colorata che permette alla nostra creativitàdi attivarsi ed esprimersi, aprendoci a sempre nuove possibilità.
Nel tempo ho sviluppato un metodo molto personale che unisce e fonde diverse tecniche. Per MEDITAZIONE CREATIVA intendo quell’insieme di strumenti messi a disposizione dal mondo dell’arte, del gioco e della meditazione che stimolano le nostre capacità creative, ovvero la capacità di risolvere problemi, affrontare situazioni o eventi della vita, trovare nuove strade nel nostro percorso di vita, nuovi modi per vivere la vita.
La CREATIVITA’ è un dono che è stato fatto ad ognuno di noi e non è intesa soltanto come capacità di produrre manufatti o opere artistiche. Si può essere creativi in ogni momento della propria vita, in ogni ambito, da quando lavoriamo a quando svolgiamo le attività quotidiane, purché vengano fatte con gioia e soddisfazione, nella totale presenza. Le tecniche creative, oltre ad avere il potere di portarci nel qui e ora, aiutano conoscerci, a contattare le emozioni attraverso il colore e ad individuare e comprendere gli schemi limitanti che non permettono il libero fluire delle emozioni e della gioia di vivere. Aprono una “finestra” verso la nostra interiorità, ma lo fanno in modo colorato e giocoso, e questo consente di accogliere con maggiore facilità ciò che emerge.
Mandala
Il Mandala è uno strumento prezioso e antichissimo che esprime la bellezza e laperfezione della geometria sacra, dell’ordine che è naturalmente presente in natura.
La parola Mandala significa “cerchio”. Il cerchio, il contenitore che coglie l’”essenza”, la parte più vera di noi, e la rende visibile attraverso il colore e la forma. La nostra essenza, nel mandala, si esprime al centro. Tutto ciò che ruota intorno al centro sono gli strati della nostra personalità, i modi di essere, gli schemi acquisiti. È un mandala ogni schema o struttura che ruota intorno ad un centro e che presenta un’armonia, una simmetria.
Il mandala è utilizzato, fin da tempi antichissimi, soprattutto in oriente, come strumento di MEDITAZIONE e CENTRATURA, di preghiera e di guarigione. È inoltre un meraviglioso mezzo con cui potersi esprimere e conoscere. Fu Carl Gustav Jung, padre della psicanalisi e grande studioso di tecniche antiche, che ne approfondì la conoscenza viaggiando, acquisendo antiche conoscenze e sperimentandolo. Lo utilizzò nella terapia con i suoi pazienti, riscontrando risultati incredibili. Sperimentò con alcuni pazienti affetti anche da gravi nevrosi e psicosi i benefici della “terapia mandala”. Soleva far disegnare ai suoi pazienti i sogni notturni per
poterli analizzare. Quando scoprì che in questi disegni apparivano spesso “figure mandaliche” si incuriosì, cominciò a studiarli e propose loro di disegnare un mandala libero al giorno. Nel giro di un paio d’anni i miglioramenti erano strabilianti e il processo di guarigione era notevolmente accelerato. Il Mandala è come uno SPECCHIO che riflette chi siamo e “come ci muoviamo” nel mondo, come ci rapportiamo nei confronti della vita e degli altri. Ci mostra il nostro stato di equilibrio o disequilibrio, sia fisico che emotivo. Attraverso la “magia” del colore ci rivela le nostre emozioni, le paure, le difficoltà che incontriamo nel corso della vita e ci aiuta a superarle con dolcezza, in un modo divertente e giocoso. Il mandala, per il semplice fatto di essere colorato o costruito, ci dona la possibilità di fermare il flusso dei pensieri e di ritrovare uno spazio protetto di pace dove esprimere emozioni in modo libero e non distruttivo, né per noi stessi né per gli altri.
Mandala tradizione storia e curiosità
Il Mandala è ovunque e nasce molto lontano nel tempo. È la forma più antica da cui è nata la vita. I Mandala sono immagini che ruotano attorno ad un centro, talvolta racchiuse da un cerchio altre volte inserite in un quadrato. Il quadrato simboleggia tutto ciò che è terreno, la materia; mentre il cerchio è l’immagine dello spirituale, del divino. Il Mandala rappresenta il tentativo di unire la terra con il cielo, la materia con lo spirito.
È costituito, a seconda della cultura di origine, da forme geometriche o antropomorfe, ognuna densa di significato simbolico ed archetipico. È un’immagine che si espande da un centro, e intorno al centro ruota in modo spiraliforme. È la rappresentazione della vita che nasce e che si espande. Il big bang è un’enorme Mandala che da un centro si è espanso verso l’esterno. La luna, il sole, la terra, la cellula, i fiori, l’iride sono splendidi esempi di Mandala in natura. I Mandala li ritroviamo ovunque, in ogni cultura e in ogni epoca. Ad esempio i rosoni delle chiese, le piante delle cupole e delle moschee, i disegni concentrici delle decorazioni arabe sono esempi di
Mandala. I Mandala possono essere disegnati, colorati, creati con oggetti e materiali di vario tipo, ma anche sognati, danzati, osservati e vissuti.
Gli indiani Navaho, per esempio, creano enormi Mandala sulla terra, fatti di pietre, sabbia ed oggetti naturali a scopo di guarigione. Il malato viene posto al centro del Mandala e dopo una serie di rituali
viene invitato a distruggere il Mandala e in modo catartico la malattia viene trasferita al Mandala e poi distrutta.
Nella cultura ayurvedica i Mandala si chiamano Yantra e vengono utilizzati per la preghiera, la meditazione e come simboli di protezione. Nel rituale di osservazione del Mandala c’è la ricerca di contatto ed immedesimazione nella divinità che vi è rappresentata. Vengono anche dipinti sui muri dei templi o delle abitazioni o collocati fuori dalla porta di casa in segno di protezione e buon auspicio.
Anche nella cultura tibetana il mandala nasce come strumento di preghiera. Ci sono monaci che vengono cresciuti e addestrati fin dalla tenera età per eseguire il rituale del Mandala. È realizzato con della sabbia colorata che viene collocata, con l’ausilio di un piccolo cono zigrinato e di un metodo certosino, su una struttura base predefinita, colma di significati simbolici. Questa operazione è realizzata in stato di meditazione ed è accompagnata dalla recita di un mantra. È una pratica di perfezione e centratura perché non può esserci la minima distrazione: non è possibile fare correzioni. A livello religioso, in questa operazione, c’è l’intento di trasferire il divino nella sabbia e nel Mandala, dal macrocosmo al microcosmo, per poter poi distribuire questa energia di benessere e guarigione a tutto il mondo e ai suoi abitanti. Ci vogliono giorni interi per realizzare un Mandala ed una volta terminato viene immediatamente distrutto. La sabbia viene gettata in un corso d’acqua affinché la preghiera e i suoi benefici possano diffondersi in tutto il pianeta. Lo scopo della distruzione è anche quello di portare l’attenzione sul momento presente, sul qui e ora ed evitare gli attaccamenti: all’opera, all’oggetto, alla bellezza, perché è proprio l’attaccamento che genera dolore ed impedisce l’evoluzione. Tutto è di passaggio, la materia, il corpo e il rischio, soprattutto nella vita occidentale contemporanea, è di vivere in una dimensione “illusoria”, fermi sui ricordi, piacevoli o spiacevoli del passato, o intenti a pianificare o preoccuparsi del futuro. Ma il passato non esiste più, in ogni istante della nostra vita noi cambiamo, ci evolviamo, e il futuro, anch’esso non esiste, è qualcosa che sarà, ma non possiamo prevedere come. L’unica realtà vera è quella del momento presente, ma per poterla cogliere, vivere davvero, è necessario fermarsi, essere presenti, vigili ed attenti, e questo è possibile soltanto quando incontriamo il vuoto. L’incontro con il “vuoto” è realizzabile attraverso la meditazione. Ci sono differenti tipi di meditazione e la costruzione o colorazione del Mandala rappresenta una delle sue tante modalità. In origine, infatti, il Mandala, sempre nella cultura tibetana, veniva utilizzato per rappresentare l’illuminazione del Buddha, e quindi un qualcosa di totalmente astratto, il vuoto, il nulla che si raggiunge in questo stato di estasi e pulizia. Il Mandala si pone l’obiettivo proprio di “cogliere” questo vuoto, quella parte vera che esiste dentro di noi che è l’essenza. Lo coglie e lo “rappresenta” attraverso le forme e i colori.