“Se viviamo come respiriamo, prendendo e lasciando, non potremo sbagliarci.” Clarissa Pinkola Estés
Pecorsi di Risveglio del Femminino Sacro
I percorsi di risveglio sono percorsi di amore: l’obiettivo primario è ristabilire uno stato di “grazia”, in cui accettazione e unione sono il motore che permettono ad una Donna di risvegliare le sue infinite energie.
Comprendere gli archetipi che incarniamo nelle diverse fasi della vita, conoscere le nostre potenzialità, e ristabilire il contatto con la natura e le sue leggi è fondamentale per riscoprire la nostra vera essenza, al centro di noi stesse.
I percorsi di risveglio del femminino sacro sono occasioni di profondo radicamento nel femminile e di incontro delle qualità che vi sono custodite.
La donna, nel corso del tempo, si è allontanata dal suo sentire, dal suo sistema percettivo, dal rispetto del suo corpo e dei ritmi naturali dell’esistenza.
La donna in tempi antichi era compagna, madre, sacerdotessa, donna medicina. Era consigliera, dispensatrice di amore, armonia e pace; il nutrimento che dalla sua saggezza scaturiva era di supporto a tutti. La donna era la custode del focolare domestico: l’uomo accendeva questo fuoco, ma era lei a “tenerlo vivo”, a creare il “clima” all’interno del contesto familiare e della tribù. La donna incarnava i poteri della creazione sotto tutti i punti di vista: non dava soltanto alla luce figli, ma la sua creatività era messa al servizio di tutta la comunità nelle arti e nei mestieri. La donna era profondamente a contatto con la natura, i suoi ritmi, i suoi cicli: conosceva le piante curative e le sapeva utilizzare per alleviare i disturbi; la sua intuizione era viva e sapeva quando era il momento più propizio per la caccia o più adatto per la semina o il raccolto.
Da quando la donna si è allontanata dalla sua essenza e dal contesto naturale ha perso progressivamente la sua identità e, nel mondo di oggi, fatica a trovarsi e riconoscersi. Molte problematiche fisiche e psicologiche nascono proprio da questa “distanza” dalla sua vera natura, che è stata costruita nel tempo, da millenni, facendole perdere, di generazione in generazione, il contatto con il suo vero potere creativo e con la sua saggezza.
„Un problema che adesso sta vivendo il mondo è che la donna è considerata una cittadina di secondo ordine.“ — Hernán Huarache Mamani
Perché partecipare ad un percorso di risveglio del femminile sacro?
I percorsi di risveglio hanno l’obiettivo di ridestare le capacità creative riscoprendo i doni unici che ogni donna possiede nella sua essenza. I percorsi di risveglio permettono alla donna di conoscersi e accogliersi, accettare le diverse parti di sé: in ogni donna sono vivi diversi archetipi femminili e ognuno chiede il suo spazio, ha bisogno di esprimersi. Quando questo non avviene il senso che ne deriva è di frammentazione, smarrimento, difficoltà a ritrovare il senso stesso della propria vita.
I percorsi possono essere individuali o di gruppo.
I percorsi di risveglio ruotano intorno ad un tema e, durante gli incontri, vengono utilizzati differenti strumenti che provengono dalla tradizione del femminino sacro. Ci sono percorsi che aiutano a riconnettersi con la ciclicità, il ritmo ormonale, il ciclo mestruale, il corpo e gli archetipi legati alle fasi della luna. Altri percorsi sono costruiti intorno alle piante maestre: partendo dall’antica saggezza della fitoterapia si lavora sul corpo e sulle emozioni. Altri ancora insegnano a scoprire gli archetipi femminili per conoscerli e riconoscerli nella nostra esistenza.
I percorsi di risveglio coinvolgono tutta la struttura energetica della donna: dal corpo, alla mente, alle emozioni. Sono percorsi che, in modo “olistico”, aiutano la donna a ricontattare l’antica saggezza, la salute del corpo e uno stato di benessere.
Nei percorsi individuali viene utilizzato il colloquio, i fiori di bach, la fitoterapia e la meditazione.
Nei miei percorsi di gruppo, tra gli strumenti della tradizione che vengono utilizzati, c’è in particolare l’utilizzo delle visualizzazioni creative (che hanno il potere di far integrare e conoscere i simboli e gli archetipi), il mandala e le attività creative, e la condivisione.
Il mandala come le visualizzazioni creative sono strumenti meravigliosi e potentissimi per guardarsi dentro, far emergere le immagini dell’inconscio, veicolare ed esprimere emozioni. Il mandala è uno strumento tanto concreto quanto astratto, attiva le energie alte e sottili dell’intuizione e della visione e ha bisogno di essere integrato con momenti di contatto col corpo, respirazioni. L’obiettivo è la connessione corpo-mente, utero-cuore-mente, energia fisica ed energie sottili, buio e luce, percezione ed intuizione.
La condivisione è altrettanto importante per le donne. Avere un luogo protetto al riparo dai giudizi e dalle interferenze esterne è fondamentale per contattare la propria essenza e aprire la propria anima all’esterno.
Nel cerchio di condivisione all’interno di un percorso di risveglio una donna ha la possibilità di confrontarsi, arricchirsi, sentire diversi punti di vista, incontrare differenti modi di essere donna. Ha l’opportunità di vivere le emozioni senza censura, di esprimere l’infinita energia creativa. Accettando le diversità altrui può accettare anche gli aspetti di sé che meno conosce o che fatica ad accogliere, e che spesso perché non sono socialmente accettati.